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SCOPERTE E DISCUSSIONI SUL TELETRASPORTO

Quando la scienza prende spunto dalla fantascienza: storia e prospettive della ricerca sulla tecnologia di Star Trek

Una  sala teletrasportoL'idea del teletrasporto è legata ai film e serie tv di fantascienza: nel 2003 in molti giornali e riviste furono pubblicati articoli riguardanti il trasferimento di oggetti e i titoli furono inevitalmente associati alla mitica serie "Star Trek".
Ma che cosa si intende esattamente per teletrasporto? Scomporre un oggetto (finora si parla solo di particelle elementari ) in un punto e ricomporlo in un altro punto, magari su un'altra galassia. Ciò che viene trasferito, in realtà, non è la materia che compone l'oggetto, bensì la sua "informazione", ossia tutte le proprietà delle particelle che lo compongono. Ma non si tratta nemmeno di fare un semplice "fax":"Un fax produce una copia che è facile distinguere dall'originale - spiega Anton Zeilinger, docente presso l'Università di Vienna - mentre un oggetto teletrasportato è indistinguibile; inoltre, nel teletrasporto, l'originale viene necessariamente distrutto".
Due esperimenti, effettuati nel 1997 di Francesco De Martini dell'Università La Sapienza di Roma, hanno dimostrato il teletrasporto di fotoni, ossia delle particelle elementari che costituiscono la luce. Nel 2002 è stato dimostrato teoricamente come trasferire gli atomi di berillio, cioè i veri mattoni della materia. Ad Aprile 2007, compariva un articolo dedicato al teletrasporto. Il sottotitolo dell’articolo riportava la seguente frase: "Gli scienziati ci sono riusciti con (due) particelle. Ora stanno lavorando per verificare se e quando sarà possibile tentare il Teletrasporto con elementi più complessi". Ebbene, a neanche cinque mesi di distanza dalla pubblicazione del sopracitato articolo, il mondo scientifico è scosso dalla notizia data dalla prestigiosa rivista "Nature" che un gruppo di studiosi dell’Università danese di Aarhus, diretti dal Prof. Eugene Polzik, è riuscito ad ottenere uno stato entangled ("intrecciato") di un trilione di atomi; primo passo, questo, per ottenere il Teletrasporto di enti macroscopici.

Funzionamento teletrasporto entangled

Gli stati entangled sono un particolare fenomeno quantistico (la Fisica Quantistica è una disciplina scientifica che studia le dinamiche della struttura fine della materia: atomi, particelle, ecc.) che si riscontra quando due o più particelle manifestano proprietà fisiche sovrapposte, intrecciate.

Il teletrasporto di oggetti concreti è però solo fantascienza. Già un granello di sabbia, per esempio, è composto da circa un miliardo di miliardi di atomi, che contengono abbastanza informazioni (un miliardo di miliardi di gigabit) da intasare per tre miliardi di anni perfino le modernissime fibre ottiche, che trasmettono fino a dieci miliardi di bit al secondo. Oltretutto, non è detto che teletrasportare un granello sia equivalente a trasferire tutti i suoi atomi.
Rimane un dubbio: se pure fosse tecnicamente possibile trasferire tutti i suoi atomi, è possibile, in linea di principio, teletrasportare una persona? In altre parole, sarebbe possibile, oltre al corpo, trasferire la vita e la coscienza? "Impossibile dirlo - nota Zeilinger - ma affinché una persona rimanga la stessa, non è affatto necessario che tutta la sua informazione microscopica rimanga inalterata: noi tutti cambiamo in continuazione: cresciamo, invecchiamo, mangiamo viviamo esperienze che modificano i nostri stati d'animo... ma non per questo perdiamo la nostra identità".
Oggi, però, gli sforzi degli scienziati si focalizzano soprattutto nel campo dell'informatica. I computer, infatti, utilizzano segnali elettrici per generare sequenze di bit con le quali effettuano operazioni matematiche. I bit possono assumere il valore di uno o zero e sono generati da piccoli interruttori elettrici che possono essere accesi (uno) o spenti (zero). Se gli interruttori diventano così piccoli da funzionare secondo le leggi quantistiche, allora possono trovarsi in uno stato detto "qubit" (cioè bit quantistico): possono cioè assumere contemporaneamente i valori uno e zero, quindi effettuare operazioni molto più complesse. Ma lo stato indeterminato dei qubit è molto delicato, e la tecnica del teletrasporto è importante per elaborare e trasferire questo tipo di informazioni.
"I computer quantistici - dice - avranno, per esempio la capacità di calcolare in tempi enormemente più rapidi di quelli attuali, i fattori primi di numeri a centinaia di cifre. Non è solo matematica ma anche sicurezza, i segreti militari sono protetti proprio attraverso la trasformazione in codici in numeri lunghissimi. Più numeri abbiamo, più al sicuro possiamo tenere i nostri dati".

I computer quantistici esistono già: un prototipo molto semplice (costituito da poche molecole) è stato già costruito nei laboratori IBM da Isaac Chuang. Lo stesso ricercatore, insieme con Daniel Gottesman della Microsoft, ha inoltre dimostrato (per ora solo teoricamente) che è possibile progettare computer quantistici molto più complessi: tra qualche decennio, questo teletrasporto di informazioni potrebbe entrare perfino nella nostra vita quotidiana.

In conclusione:

 
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